IL PRIMO CAMPER DELLA STORIA

#SapeviChe: curiosità sull’abitar viaggiando e non solo.

Aveva due cavalli il primo camper documentato della storia. Letteralmente, non era montato sulla meccanica della mitica Citroen Diane! Parliamo della carruca dormitoria, un carro coperto da un tendone, all’interno del quale erano predisposti coperte, pelli e materassi. Ovviamente, all’epoca la forza motrice non poteva che essere una: era trainato da cavalli il primo camper della storia.

Bassorilievo della carruca dormitoria - Trainato da cavalli: il primo camper della storia

 

Forse non proprio velocissimo né ammortizzato, ma era di sicuro ecosostenibile al 100%. Quello che potremmo considerare il primo camper della storia, la carruca dormitoria, era trainato da due cavalli. Romano, ma di origine gallica, era coperto da un tendone (fornito di aperture) per difendersi dalle intemperie. Al suo interno era predisposto per trascorrere la notte, e quindi veniva utilizzato per gli spostamenti più lunghi. Anche perché non era sempre raccomandabile fermarsi in una locanda. Il primo documento che lo rappresenta è un bassorilievo del I secolo d.C. a Mariazell, in Austria. Lo ha individuato Claudio Galliani, presidente del RIVARS (Registro Italiano Veicoli Abitativi Ricreazionali Storici). Scopriamo più da vicino il primo camper della storia trainato da cavalli.

 

Ricostruzione della carruca dormitoria - Trainato da cavalli: il primo camper della storia

 

  SCHEDA TECNICA DELLA CARRUCA DORMITORIA

• Potenza: 2 cv (due cavalli veri, non cavalli vapore!)

• Trasmissione: 8 zampe motrici

• Carburante: fieno e/o erba

• Acceleratore: meccanico a frusta

• Posti anteriori: max 2, affiancati

• Posti totali: max 7

• Freni: a leva, su ruote posteriori

• Lunghezza fuori tutto: 7,1 m

 

La velocità media è stata calcolata in circa 7,5 km/h.

 

Modellino della carruca dormitoria - Trainato da cavalli: il primo camper della storia

 

I VIAGGI DEL CAMPER TRAINATO DA CAVALLI

Nell’ultimo periodo repubblicano, per i Romani più facoltosi il concetto di viaggio registrò una evoluzione. Molti usavano raggiungere i propri fondi rurali, le ville di campagna con azienda agricola, per controllarne l’andamento e soggiornarvi. Il viaggio poteva essere lungo, estendersi fino alla Campania. Da qui l’esigenza di un “veicolo” che consentisse di effettuare tappe e di fermarsi per dormire.

 

Ancora oggi il camper continua a portarci in campagna, negli agriturismi e nelle aziende agricole. E conserva un legame con i cavalli, visto che ci consente di raggiungere le soste rurali con maneggio, per splendide passeggiate a cavallo nella natura. Clicca qui per scoprirne alcune delle migliori fra le tante descritte in AGRIPLEINAIR! Trovi la guida ad agriturismi, agricampeggi e soste rurali in allegato gratuito al numero di ottobre di PLEINAIR.

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