La Spada nella roccia… italiana

#SapeviChe: curiosità sull’abitar viaggiando e non solo.

 

La spada nella roccia è una delle leggende della Gran Bretagna che ha accompagnato l’infanzia di tutti noi, ma forse non tutti sanno che anche in Italia c’è una storia simile. Basta andare in Toscana, nell’eremo di Montesiepi, in provincia di Siena. Nelle vicinanze della bellissima Abbazia di San Galgano, una spada è conficcata in una roccia e sono visibili l’elsa e il manico così come per Excalibur, la spada di Re Artù. Ma da dove nasce questa leggenda?

 

 

La storia di questa spada italiana è molto diversa da quella di Re Artù. Mentre il re inglese aveva estratto la spada per dare prova del suo valore e della sua forza, Galgano Guidotti piantò l’arma nella roccia come gesto simbolico per la sua conversione.

 

Siamo nel XII secolo e Galgano Guidotti era un giovane come tanti che viveva la sua vita spensierata. Un giorno ebbe la visione dell’Arcangelo Michele che lo spinse a diventare cavaliere. Durante il suo impegno nella guerra fu protagonista di un’altra visione che lo spinse verso il colle di Montesiepi. È proprio qui che decise di abbandonare la sua vita dissoluta e convertirsi. 

 

Con un gesto simbolico conficcò la sua spada nella roccia. Da quel momento visse da eremita e venerò quell’oggetto come simbolo di una croce fino alla sua morte avvenuta a soli 33 anni. Su questo luogo fu costruita la Chiesa di Montesiepi, detta anche la Rotonda per la sua forma circolare

 

 

 

Ogni anno in questa chiesa accade un fatto del tutto particolare, ma molto suggestivo. Il 21 giugno, al solstizio d’estate, al sorgere del sole un raggio penetra nell’eremo dalla monofora posta dietro all’altare e forma un cerchio luminoso sulla parete che si sposta fino a toccare la spada e il sepolcro di San Galgano. 

 

Successivamente alla costruzione della Cappella fu ordinata l’edificazione di un vero e proprio monastero. L’Abbazia di San Galgano è quello che resta del monastero cistercense dedicato al santo. L’Abbazia di San Galgano è infatti un bellissimo esempio di architettura cistercense gotico-cristiana. Non è molto ricca di decori e ornamenti, soprattutto perché negli anni è stata saccheggiata. Del campanile rimangono pochi resti, rimane intatta solo la parte dell’abside e delle navate che, senza tetto e pavimenti lo rendono un luogo affascinante e magico.

 

 

 

La spada nella roccia oggi è conservata in una teca per proteggerla, soprattutto perché negli anni è stata oggetto di atti vandalici, ma vale la pena visitare questi luoghi ricchi di storia e di leggende.



  • Google+
  • Pinterest
  • Email